Diving Book
TAVERNOLA BERGAMASCA
I relitti del lago d'Iseo
La storia.
"È profondo il Sebino", così lo chiamano il lago d'Iseo gli abitanti del posto. Tra Tavernola e Montisola arriva a 254 metri e nasconde tanti segreti. Una Ford Fiesta, appartenuta a Rosario Tilotta, pensionato scomparso da Scanzorosciate nel 2004 è uno di questi.
Fu ritrovata a ottanta metri di profondità e non era la sola.
Nel lago c'è anche un motore radiale Bristol Jupiter, appartenuto ad un idrovolante Caproni, in prova nella sede dell'Officina Meccanica di Precisione Decima MAS di Montecolino, Iseo.
Nel tempo furono recuperate diverse auto, una decina risultate rubate. Anche un furgone pieno di cappellini, persone scomparse, come a Tavernola dove trovarono una vecchissima Fiat con all'interno il corpo di un uomo che mancava da casa da quindici anni.
I casi di inabissamento nel lago furono molteplici, i coniugi Mazzardi, che nel 2003 furono trovati inabissati con la loro auto a 200 metri dalla riva di Tavernola.
Sul fondo del lago c'è chi ha trovato biciclette, moto con tanto di contravvenzione, lavandini, ... Lì sotto c'è un mondo ma a profondità estreme puoi avere accanto un autotreno e non vederlo talmente è buio.
Tra Sarnico e Paratico fu scoperto un ammasso di tonnellate di scarti di lavorazione della gomma, probabilmente abbandonato da anni. Una collina degli orrori, impressionante per chi l'ha vista dal vivo.
La bonifica è difficile e pericolosa anche per la presenza di casse di esplosivi gettati nel lago dopo il conflitto mondiale.
L'immersione
Presso l'abitato di Tavernola Bergamasca, sul lago d'Iseo, in corrispondenza del Molo Marina d' Italia, si trova una zona adibita a palestra subacquea, con numerosi relitti, tra cui alcuni di indubbio interesse. Entriamo in acqua da una scala in metallo.
Noteremo subito quella che e' la principale difficolta' di questo sito di immersione, la visibilita' che anche nei periodi piu' favorevoli, quelli invernali, e' sempre critica. A 8 metri il primo relitto, una Ford Fiesta. E' il punto di partenza del percorso subacqueo, sagolato, che ci conduce, raggiunti i 30 metri, al pezzo di maggior interesse dell'area. Si tratta del motore radiale Bristol Jupiter di un idrovolante Caproni, che era appartenuto all'Officina Meccanica di precisione Decima MAS di Montecolino.
E' un pezzo unico e di sicuro pregio per gli appassionati del genere. Si possono osservare la pala, i cilindri alettati disposti a stella e il collettore di scarico. Continuiamo la discesa fino alla batimetrica dei 42 mt dove, nell'oscurita', compaiono due barche affiancate di poco interesse. Altro pezzo di pregio lo troviamo invece raggiunta la quota dei 50 mt.
Qui, sul fondo limoso, e' adagiato il relitto di una barca lignea dei primi del '900, la CAMUNA. Purtroppo la barca, in acqua da almeno un secolo, e' quasi completamente sepellita dal limo del fondo e possiamo osservare solo le doppie ordinate, prive della copertura originale costituita dal fasciame. E' lunga una ventina di metri e merita qualche scatto, situazione visibilita' permettendo.
Da qui consiglio di prendere la direzione della sagola che parte decisa perpendicolarmente alla prua del relitto e che ci conduce al BIG GUN. Siamo rientrati a quote piu' gestibili, 24 metri per l'esattezza, e il cannone, in ottimo stato di conservazione, e' un pezzo di artiglieria controcarro, di fabbricazione francese, che venne abbandonato su una parete del lago di Lecco.
Da qui, alcuni indomiti sub, lo recuperarono e portarono dove ora giace.
Per i piu' appassionati ecco la scheda del cannone
Calibro 47 mm
Gittata 6,5 km
Lunghezza 2,5 mt
Proiettile 1,8 kg
Peso 1.050 kg
Elevazione -13 + 16,5 gradi
Capacita' penetrativa 80-200 mm
Dal BIG GUN parte una sagola che, in direzione sud-ovest, ci porta a un secondo pezzo di artiglieria, anch'esso recuperato nel Lago di Lecco.
E' un cannone della categoria British Army, chiamato due libbre, peso della granata che sparava.
DATI TECNICI
Calibro 40 mm
Peso proiettile 1,08 kg
Gittata 450 mt
Peso 830 kg
Capacita' penetrativa 53 mm
Da secondo cannone abbiamo due opzioni, o mantenersi alla stessa quota direzione Nord e cercare il gilera oppure, opzione che suggerisco, raggiungere a 12 metri la statua della Madonna che alcuni sub hanno messo a protezione di tutti gli appassionati che qui si immergono.
Da qui ritorneremo alla Fiesta e potremo terminare la decompressione con una visita al presepe molto suggestivo.
Come sempre suggeriso di fare una attenta pianificazione dell'immersione perche' l'ambiente che ci accogliera' sara' molto lontano dalle limpide acque marine e occorre essere preparati soprattutto mentalmente.