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Diving Book

LE AUTOMOBILI DI MELGONE

Melgone (Lecco) lago di Como

La storia.

Al Moregallo, sulla sponda occidentale del Lago di Como ci sono decine di vecchie carcasse di auto, furgoncini e moto. Alcune sono rubate, magari usate da ladri e poi buttate nel lago. Sul fondale del lago presso Moregallo c'è un vero e proprio cimitero di auto, fatto di mezzi gettati in acqua e lasciati lì a marcire anno dopo anno. Negli ultimi tempi, grazie alla pulizia dei fondali, sono stati individuati e recuperati più di 250 pneumatici. I sub che in ogni stagione si immergono, hanno la possibilità di fotografare e filmare un parcheggio sott'acqua, con auto che hanno fatto la storia. Tra i modelli presenti ci sono la Renault 4, la Mini della Innocenti, una Land Cruiser, una Volkswagen Passat e alcune vecchie Fiat 500. Recuperare questi rottami ormai arrugginiti dall'acqua e che rilasciano materiale inquinante non è facile: le difficoltà maggiori derivano dalla differente profondità su cui si sono adagiati sui fondali. Alcuni sono più vicini alla superficie, mentre altri sono a quindici metri di profondità e ci sono esemplari arrivati anche a sessantacinque metri, come una Passat, un paio di Mercedes e una Jaguar. Negli anni passati un autodemolitore della provincia di Lecco aveva dato la sua disponibilità a recuperare i mezzi dai fondali del Moregallo, chiedendo però un barcone in appoggio su cui poter lavorare per quella che sarebbe stata un'operazione di bonifica dalle dimensioni mastodontiche. Alcune auto sono state recuperate, come una vecchia Bugatti che è stata poi messa all'asta e venduta per quasi dieci milioni di euro.

La maledizione del cimitero di auto

Ogni stagione, decine di sub si immergono per esplorare la distesa di rottami sommersi e alcuni di loro hanno perso la vita. In tanti hanno rischiato la stessa sorte, riuscendo però a salvarsi, accusando embolie perché sono dovuti riemergere in fretta in superficie, senza rispettare i tempi della decompressione e finendo in camera iperbarica. L'immersione in questo luogo deve essere programmata con cura e attenzione.

L'ultima tragedia è avvenuta il 13 novembre del 2022, quando nel giorno del suo compleanno, a perdere la vita è stato un sub 54enne di Cinisello Balsamo. Tre settimane prima, nello stesso punto era morto un suo amico e compagno di subacquea, un 41enne di Tavernerio. Un'altra tragedia risale al 2015, mentre nel 2010 furono due persone a perdere la vita nel "maledetto" punto del Moregallo.

L'immersione

La zona del Moregallo e' punto di incontro di centinaia di sub Lombardi e non.
Durante il fine settimana, soprattutto nel periodo invernale, ogni angolo disponibile e' occupato da macchine di appassionati che si ritrovano per dare sfogo alla loro passione. Il punto delle macchine e' molto conosciuto, qualsiasi sub lacustre e' venuto almeno una volta.
La popolarita' di questo sito risiede in alcune caratteristiche che lo rendono ottimale per un tuffo domenicale. La vicinanza con Lecco, Monza ma soprattutto Milano, la bellezza del posto, con la sua spiaggetta e il colore dell'acqua che per alcuni istanti ci porta in luoghi marini molto amati e l'immersione stessa. Al Melgone infatti e' possibile effettuare sia immersioni ricreative che tecniche. Il fondale infatti, dopo una iniziale zona ricca di vegetazione tipica lacustre, degrada rapidamente verso le profondita'. Si entra in acqua dalla spiaggia e ci si dirige, in superficie, fino alla parete a strapiombo nel lago.
Ci immergiamo tenendo la parete alla nostra sinistra, a 25 mt incontriamo il relitto di una vecchia fiesta. Il pendio scende ripido,con il fondo coperto di ciotoli bianchi che contribuiscono a una visibilita' piu' che buona. Tra le carcasse delle macchine, gettate qualche lustro fa dai contrabbandieri attraverso le aperture nella parete che davano luce alla vecchia strada, ormai in disuso, riconosciamo una Jaguar a 56 mt, una Mercedes e una Y10.
A 60 mt si raggiunge il Sacro Gral, la laurea degli appassionati del posto, la mitica Passat. Chi arriva qui si trova in un ambiente buio e freddo, l'immersione e' di fatto una notturna anche in pieno giorno. Risalendo si incontrano altre carcasse tra cui, a 35 mt, una bella macchina rossa, forse una Mini, che si presta molto bene a essere immortalata da alcuni scatti. Incontriamo dei grossi massi, intorna ai 15 mt che allietano la nostra decompressione perche' popolati moltissimi persici.
Qui la luce torna a ricordarci che siamo in pieno giorno e anche il fondale, con il suo ciotolato bianco, aiuta a rendere tutto l'ambiente luminoso.
Si ha un po la sensazione di essere ritornati dagli inferi…. Anche questo contribuisce al fascino di questa immersione.