LA STORIA DEL RELITTO

Proprio davanti al paese di Capraia, a circa 200 metri da terra, c'è una formazione rocciosa che si estende verso il largo, perpendicolarmente alla linea costiera. Sul lato meridionale di questo contrafforte roccioso c'è un relitto insolito, un aereo Tedesco dell'ultima guerra.

Si tratta di un velivolo militare, un idrovolante Arado Ar. 196-A. Voluto dalla Kriegsmarine nel 1936 per essere imbarcato sulle principali navi da guerra, dalle quali poteva venire catapultato, YAr. 196 entrò in produzione nel 1939; nel 1941 apparve la versione A-3, la stessa rinvenuta sui fondali di Capraia. Questa aveva una copertura mista in alluminio e tela. L'ala dell'Arado era ricoperta in metallo, salvo le superfici di controllo, così come la parte anteriore della fusoliera, mentre quella posteriore era in buona parte rivestita di tela. I galleggianti erano due e l'armamento consisteva in due cannoncini MG FF da 20 mm alloggiati nelle ali, una mitragliatrice MG 17 da 7.9 mm nella parte anteriore sinistra della fusoliera e una seconda, identica, nell'alloggiamento del mitragliere, oltre a 2 bombe da 50 chilogrammi alloggiate sotto le ali. Pare sia precipitato nel 1943, quando gli scontri nella vicina Corsica si intensificarono.
L'aereo, che era adibito alla ricognizione costiera e in particolare alla lotta antisommergibile e contro piccole unità di superficie, deve aver riportato delle avarie. Il punto di ammaraggio non corrisponde a quello attuale. La rete a strascico che ne avvolge una parte deve averlo "prelevato" dal fondale sabbioso circostante e depositato poi sulla scarpata. Certamente il peschereccio, accortosi dell'insolita "pescata" e non riuscendo ad alare la rete con tutto il suo peso, abbia cercato di trainarla verso le acque basse del porto per poi tagliare la sola parte di rete ormai irrecuperabile ma salvandone gran parte, un sistema molto usato dalle strascicanti. Nel traino l'ala si è parzialmente staccata dalla fusoliera, i galleggianti, che erano molto vulnerabili e che contenevano il carburante, sono andati distrutti, ma le strutture sono rimaste abbastanza integre. Fu prodotto in soli 493 esemplari. Visto l'alto valore storico dell'aereo, imbarcato fra l'altro a bordo di navi famose come la Scharnhorst, la Gneisenau, la GrafSpee, la Lutzow, la Scheer e la Prinz Eugen, si raccomanda vivamente ai visitatori di non asportare assolutamente nulla.

L'IMMERSIONE


L'arado ar 196-a si trova a poche centinaia di metri dal porto di capraia. e' uno dei pochissimi esemplari rimasti di questi idrovolanti tedeschi, utilizzati per le ricognizioni durante la seconda guerra mondiale. con un motore radiale bmw da 900 hp era armato con due cannoni da 20 mm e due mitragliatrici da 12,7 mm. a pieno carico poteva raggiungere i 310 km/h e la sua autonomia era di circa 1000 km. questo esemplare, abbattuto nel 1943, e' molto danneggiato ma per gli amanti dei relitti e' un tuffo di pregio se si considera che gli altri due esemplari ancora esistenti, si trovano a 6000 mt di profondita', nella pancia della bismark. la visibilita' e' spesso eccellente, la corrente molto variabile e quindi da considerare in fase di pianificazione. appena ci si immerge compaiono due grosse formazioni rocciose, simili a monoliti, alla cui base giace l'aereo, leggermente inclinato tanto che la profondita' varia dai 37 ai 44 metri.
La posizione attuale del relitto non e' quella dell'affondamento ma e' dovuta all'azione di una rete che lo ha agganciato e trascinato fino alla parete rocciosa dove ora lo troviamo. Il troncone centrale con i due abitacoli e' ben visibile mentre parte del motore e' rivolta verso il fondo accartocciato nella rete insieme alle ali. nell'abitacolo si possono individuare le leve che servivano per pilotarlo e in mezzo al groviglio della rete un cannoncino. con attenzione scorgiamo un altro particolare molto interessante, e' il gancio della catapulta che serviva per lanciare il velivolo dalla nave. in risalita, grazie alla visibilita' eccellente, possiamo avere una visione d'insieme e si nota chiaramente l'andamenteo verticale dei tubi della fusoliera; e' ormai tempo di risalire e nel farlo mi ricordo la frase di uno dei piu' grandi sub e fotografi italiani, andrea ghisotti, che diceva spesso '' i relitti, senza una storia, sono solo ferri arruginiti''.

 

ARADO AR.196-A

Apertura alare - 12.40 mt.
Lunghezza - 11.00 mt.
Peso - 3730 Kg.